Come calcolare i contributi
La retribuzione oraria effettiva
La fascia contributiva e l’ importo dei contributi
Contributo aggiuntivo per assunzioni a tempo determinato
I contributi Cassa Colf
Le ore trimestrali
I contributi trimestrali
Obbligo comunicazione variazioni
La retribuzione oraria effettiva
Per calcolare l’esatto importo dei contributi da versare occorre, innanzitutto, determinare la retribuzione oraria effettiva.
Per calcolare la retribuzione oraria effettiva, occorrerà determinare:
- la retribuzione oraria concordata tra datore e lavoratore (se lo stipendio viene pagato al lavoratore su base mensile, per calcolare la retribuzione oraria convenuta occorrerà dividere lo stipendio per il numero delle ore lavorate nell’arco del mese)
- la quota oraria tredicesima (8,33% della quota oraria concordata)
- l’eventuale quota oraria di vitto e alloggio (valore convenzionale x gg lavorativi del mese / ore lavorative del mese)
La fascia contributiva e l’importo dei contributi
Una volta determinata la retribuzione oraria effettiva, basterà ricercare nella tabella INPS il corrispondente salario convenzionale e, quindi, l’importo del contributo orario da versare.
Il salario convenzionale è distinto in quattro fasce. Le prime tre fasce contributive riguardano rapporti di lavoro con orari fino a 24 ore settimanali; la quarta fascia riguarda rapporti di lavoro che superano le 24 ore settimanali.
Per le prime tre fasce, il valore orario del contributo varia al variare della retribuzione oraria effettiva. Per la quarta fascia il contributo orario convenzionale è unico.
L’importo del contributo orario convenzionale varia anche a seconda che il lavoratore goda o meno di assegni familiari (Contributo relativo alla Cassa Unica Assegni Famigliari o CUAF). Questi non vengono corrisposti qualora il lavoratore sia coniuge del datore di lavoro oppure parente o affine entro il terzo grado e conviva con il datore di lavoro.
Contributo aggiuntivo per assunzioni a tempo determinato
Dal 1 gennaio 2013 , l'art. 2 della legge 28 giugno 2012, prevede che si applichi ai rapporti a tempo determinato un contributo addizionale previdenziale, a carico del datore di lavoro pari all'1,40% della retribuzione imponibile.
Tuttavia, in caso di lavoratori assunti a tempo determinato in sostituzione di lavoratori assenti, tale contributo addizionale non è previsto.
Inoltre viene restituito il contributo degli ultimi sei mesi nel caso di trasformazione del contratto da tempo determinato a indeterminato e, nel caso il datore riassuma il lavoratore entro 6 mesi dalla scadenza del contratto a termine può avvenire la restituzione con una riduzione del rimborso corrispondente ai mesi che intercorrono tra la scadenza e l'assunzione a tempo indeterminato.
I contributi cassa colf
All’importo dei contributi previdenziali INPS si aggiunge quello dei contributi per la Cassa colf.
Le ore trimestrali
Ai fini del calcolo dei contributi, occorre conteggiare il numero delle ore di lavoro prestate dal lavoratore durante un trimestre lavorativo.
A tal fine, oltre alle ore di lavoro effettivo, è necessario considerare anche le ore retribuite per ogni giornata di ferie, le ore di assenza per malattia, infortunio, festività, ovvero ogni assenza comunque retribuita.
Per il calcolo del numero delle ore devono essere considerate esclusivamente le settimane intere. Il calcolo parte dalla domenica iniziale fino all'ultimo sabato del trimestre. Le ore di lavoro effettuate dopo l'ultimo sabato vanno aggiunte a quelle del trimestre successivo. Inoltre se il risultato del numero delle ore del trimestre è decimale, si deve effettuare un arrotondamento per eccesso.
Esempio
Se il domestico lavora 30 ore a settimana in un trimestre che presenta 13 sabati (=13 settimane), bisognerà moltiplicare 30 x 13.
I contributi trimestrali
Il calcolo dei contributi trimestrali da versare viene effettuato come segue:
(Ore lavorative trimestre) x (contributo orario convenzionale) = contributo trimestrale
Obbligo comunicazione variazioni
Se le condizioni contrattuali indicate al momento dell'assunzione subissero delle variazioni (orario, stipendio, ecc...), queste dovranno essere prontamente comunicate al Inps, che provvederà ad aggiornare il calcolo dei contributi trimestrali.